ChatGPT: Le misure del Garante che OpenAI dovrà adottare per tornare accessibile in Italia

    ChatGPT tornerà accessibile dall’Italia se OpenAI si metterà in regola con la disciplina privacy. Ha tempo fino al 30 aprile.

    Dopo il provvedimento del 30 marzo, e a poche ore dal lancio di OpenAI del suo Bug Bounty Program,  il Garante della privacy ha reso noto oggi, 12 aprile, le misure che la società statunitense dovrà adottare riguardo a informativa, diritti degli interessati, utenti e non utenti, base giuridica del trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i dati degli utenti.

    Le misure che Open Ai dovrà adottare le seguenti concrete misure:

    Informativa

    OpenAI dovrà predisporre e rendere disponibile sul proprio sito un’informativa trasparente, in cui siano illustrate modalità e logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT nonché i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati non utenti. L’informativa dovrà essere facilmente accessibile e collocata in una posizione che ne consenta la lettura prima di procedere all’eventuale registrazione al servizio.

    Per gli utenti che si collegano dall’Italia, l’informativa dovrà essere presentata prima del completamento della registrazione e, sempre prima del completamento della registrazione dovrà essere loro richiesto di dichiarare di essere maggiorenni.

    Agli utenti già registrati, l’informativa dovrà essere presentata al momento del primo accesso successivo alla riattivazione del servizio e, nella stessa occasione, dovrà essere loro richiesto di superare un age gate che escluda, sulla base dell’età dichiarata, gli utenti minorenni.

    Base giuridica

    OpenAI dovrà eliminare ogni riferimento all’esecuzione di un contratto e di indicare, invece, il consenso o il legittimo interesse quale presupposto per utilizzare tali dati, fermo restando l’esercizio dei propri poteri di verifica e accertamento successivi a tale scelta.

    Esercizio dei diritti

    Open Ai dovrà fornire strumenti utili per permettere agli interessati, anche non utenti, di chiedere la rettifica dei dati personali che li riguardano generati in modo inesatto dal servizio o la cancellazione degli stessi, nel caso la rettifica non fosse tecnicamente possibile.

    OpenAI, inoltre, dovrà consentire agli interessati non utenti di esercitare, in modo semplice e accessibile, il diritto di opposizione rispetto al trattamento dei loro dati personali utilizzati per l’esercizio degli algoritmi e riconoscere analogo diritto agli utenti, qualora individui il legittimo interesse quale base giuridica del trattamento.

    Tutela dei minori

    OpenAI dovrà sottoporre all’Autorità entro il 31 maggio un piano di azione che preveda, al più tardi entro il 30 settembre 2023, l’implementazione di un sistema di age verification, in grado di escludere l’accesso agli utenti fino ai 13 anni  quali manchi il consenso dei genitori. Immediata invece l’implementazione di un sistema di richiesta dell’età ai fini della registrazione al servizio.

    Campagna di informazione

    Entro il 15 maggio OpenAI dovrà promuovere una campagna di informazione su radio, televisione, giornali e web per informare le persone sull’uso dei loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi.

    L’Autorità proseguirà nell’accertamento delle violazioni della disciplina vigente eventualmente poste in essere dalla società e si riserva l’adozione di ogni ulteriore o diversa misura che si rendesse necessaria a conclusione della formale istruttoria tuttora in corso.